adelaide
Giorno 1

Volando verso l'Australia

Dopo la partenza le prime 5 ore di volo sul piccione di ferro sono state anche piacevoli, anche perché il tizio dei posti, intuito che eravamo in viaggio di nozze (“ma siete in luna di miele?” – non sentivo questa frase dal 1850…) ci ha riservato due posti vicino al finestrino, senza nessuno vicino, quindi viaggio abbastanza larghi. Una volta atterrati a Dubai, ci siamo subito scontrati con la cultura locale. Abbiamo deciso di darci alla pazza gioia e di prendere due bottiglie di acqua e al kebabbaro che le vendeva in aeroporto, ho chiesto se potevo pagare in euro. Dal sorriso che mi ha rivolto, dovevo capire che c’era la fregatura, ma all’una di notte (ora di Dubai), non ci ho fatto tanto conto. Prendo il resto, e noto che gli euro di ritorno hanno una forma strana: infatti sono diram (moneta locale).

maiale adelaide
mailae adelaide

Finito di insultare tutta la famiglia dell’esercente, mi cade l’occhio su quanti euro son costate e ho quasi rischiato di essere arrestato per rissa.

Evitato l’incidente internazionale, alla dogana, ci ritirano le bottigliette con l’acqua rimasta (ulteriore serie di brutte parole) e saliamo sul volo verso l’Australia.

A circa metà viaggio, con la scusa di fare due passi, facciamo amicizia con una hostess italiana che vive a Dubai e chiacchierando e mangiando cose improponibili (pollo ai ferri con frullato di curry e verdure lesse che navigano nella salsa), atterriamo a Adelaide. La terrificante dogana australiana è una burla, perché guardato il passaporto, e guardato il questionario (ti fanno compilare un questionario dove ti chiedono cos’hai in valigia), usciamo dall’aeroporto.

Qui capiamo al volo che in questa parte del mondo è pieno inverno (8 gradi). Torniamo indietro e prendiamo le giacche dalla valigia; qui nascerà una discussione infinita sul mezzo da prendere per raggiungere l’albergo. Dopo quattro ore di riunione fiume (dove nel frattempo pubblichiamo 2 decreti legge e una riforma costituzionale), sfruttando la stanchezza di Pollo, in modo completamente dittatoriale, decido che si prende l’autobus che nel frattempo è arrivato e un autista con lo sguardo da serial killer, aspetta che saliamo.

adelaide

Stiamo per pagare il biglietto, quando ci fa notare che dobbiamo avere solo soldi contati. Io gli rispondo che quelli ho, non ho proprio moneta. Con stizza ci fa segno di sederci (biglietto gratis). Il trattato di pace sul mezzo di trasporto, subisce una brusca rottura, quando mi accorgo che abbiamo preso l’autobus sbagliato (però porta in centro). A farla breve, ho anche sbagliato fermata a scendere, morale della favola 2 km a piedi spingendo le valigie.

Stamattina breve giro turistico di Adelaide e tra un po’ andiamo a recuperare il camper.

 

Così si apre la nostra luna di miele itinerante in australia.

 

Bruttone: “altro che taxi, questo è gratis… ops, ma è il numero 1.. noi dovevamo prendere il 2”
Pollo: “te l’ho detto che dovevamo prendere il taxi”