Presi dall’entusiasmo della guida, ci dirigiamo a grandi passi (distanza chiesa ingresso 200 metri) verso questi casermoni. Arrivati all’ingresso vengo colto da un leggero dubbio; un mega graffito sul lato di una casa rappresenta un drago verde con delle fate. Ma non sarà certo un graffito a farci desistere. Però i signori sotto il graffito sembrano un po’ strani; vestono in modo trasandato e uno ha preso così tanto sole da avere il segno della cinghia delle ciabatte nei piedi; infatti è scalzo. Ma si, non sarà un mendicante a metterci in crisi, dopotutto siamo stati anche ad Amsterdam e lì nelle vetrine c’era ben di peggio.
Già, Amsterdam. C’è quell’odore particolare nell’aria che me la ricorda tanto…Oh guarda delle bancarelle…ma c’è Bob Marley in tutte che vende dello strano origano (e se lo fa pagare anche tanto, 10 grammi 120 corone dice la targhetta, proprio care ‘ste spezie). A questo punto mi fermo, riprendo la guida e scopro che Christiania è una ex caserma che negli anni 70 è stata occupata da degli hippie che ne hanno fatto casa loro e nonostante sia formalmente vietato vendere droghe leggere per strada, qua c’è ne sono talmente tante da poter riempire tutti i capannoni della fiera. Mentre leggo, mi fermo, mi giro e non vedo più Pollo; presa dell’euforia di questa libertà, si è infilata in un negozio e sta discutendo con una sul prezzo di un paio di pantaloni.
Entro. Negozio più o meno normale; niente di strano, si vabbè qualche Budda qui e li, qualche “foglia di acero” giamaicano qui e li, ma più normale di quanto mi aspettassi. A parte un aspetto: la commessa.
Poche idee, le quali scarsamente connesse alla realtà, che ci spiega, in un buon inglese, che lei non è la proprietaria del negozio (la quale è a farsi una doccia…alle 4 del pomeriggio), ma solo una di passaggio che vive li nella comunità e che quindi guarda nel libro mastro, cioè un quadernino unto e bisunto, con parecchie pagine strappate anche a metà) e dopo un buon 10 minuti (intanto Pollo si era già provata i pantaloni, decisa a comprarli e ricambiata), ci comunica un prezzo, che dopo un altro minuto di lettura del libro magico cresce di 100 corone, per poi calare di altre 150. Prima del successivo rialzo della borsa internazionale del prezzo dei pantaloni, che la nostra interlocutrice sta analizzando con tanta attenzione, interrompiamo la lettura, paghiamo e usciamo.
Avrei voluto farvi volentieri la foto del posto, ma tra le numerose leggi che regolamentano questo bel quartiere (le altre tre sono: divertirsi, la vendita di droghe leggere è formalmente illegale, vietato l’ingresso alle auto) c’è anche quella di non fotografare; per un totale di 4 regole.