Canterbury
Giorno 12

Vaticano Anglicano

Partiamo con le giornate già trascorse. Grazie alle nostre biciclette e all’aver scoperto che qui i parcheggi delle bici son fatti tipo transenne, siamo arrivati a Cambrige, dove abbiamo capito 2 cose: la prima è che il castello di Harry Potter me lo potevo inventare anche io, bastava andare in gita in uno dei vari college e copiare di pari passo. La seconda è che Harry Potter e soci erano ricchi sfondati di brutto!!!

A dire il vero il terzo segreto di Fatima svelato, è che alla minaccia delle nonne “guarda che ti mando in collegio…” bastava rispondere, “Si, ma il collegio lo scelgo io!!!” e iniziare a preparare la valigia. Credo che studiare in ‘sti posti, metta soggezione, altro che i bei posti che noi ci ricordiamo.

Cambrige
Cambrige

Comunque, tra re, principi, primi ministri, premi nobel e compagnia cantante, siamo rimasti colpiti da quanta gente divenuta poi famosa abbia studiato qui. Sempre a cavallo delle nostre magnifiche due ruote pieghevoli, siamo arrivati il giorno seguente a Oxford dove ci siamo trovati davanti ad una terrificante realtà: è la brutta copia di Cambrige. I college son meno (comunque incredibilmente impressionanti per storicità e persone famose che ci hanno studiato), ma la città sembra Padova come caos.

Di ritorno ci siamo resi conto che a Cambrige ci eravamo persi un museo che avrei voluto vedere io.

Così abbiamo rivoluzionato i nostri piani e invece che andare a vedere il castello di Winsor, ci siamo infilati nell’ennesima base militare a Duxford, nel più grande museo sugli aerei del mondo: e anche Pollo si è divertita!

Oltre a essere grande quanto tutto l’aeroporto di Villafranca (con pista di atterraggio inclusa), è praticamente impressionante. Nei vari hangar di cui è composto, sono riusciti ad infilarci di tutto, dal Concorde, ad un bombardiere B-52, da diversi carri armati ad un intero magazzino di pezzi di aerei per i restauri richiesti. Avendo investito una giornata qui, abbiamo dovuto proseguire per Canterbury, dove a tarda sera, abbiamo trovato da dormire. Così arriviamo ad oggi.

Canterbury
Oxford

Svegliati di buon ora, abbiamo deciso di mettere la riga sopra un’altra delle “cose da fare” che suggerisce la nostra guida: la tipica colazione inglese. Il caso ha voluto che trovassimo un locale che la facesse in versione “all you can eat” (mangia fin che sei pieno, paga un fisso). Accettata subito la sfida, ci siamo seduti a tavola con davanti i nostri bravi piatti con salsicce, bacon, fagioli in umido, frittellona di patate, uovo fritto, uova strapazzate e pomodoro grigliato. Avendo ancora un leggero languorino finito tutto questo, ho aggiunto ancora un paio di fette di bacon e un paio di fette di pane tostato con la marmellata di arance e limoni per sgrassare… siamo arrivati a Canterbury rotolando, non pedalando.

base militare a Duxford
Canterbury
Canterbury
Canterbury

Sarà che eravamo annebbiati dalle tracce di sangue nel grasso che ci scorreva per le vene, ma sto tanto decantato “Vaticano Anglicano”, non è che ci abbia stravolto di stupore. Carina la chiesa, ma non meritava più di un’oretta di visita. Così, tornato un leggero appetito, abbiamo provato un’altra tipica trovata inglese per il pranzo: il meal deal. Sta genialata consiste nel comprare al supermercato una coppia di tramezzini, un dolcetto (tipo kit-kat, twix, etc…) e una bibita a 3 sterline. Così ci siamo buttati nella scelta di due gustosi tramezzini al pollo, bacon e insalata io (che così ha un po’ di verdura) e formaggio, prosciutto e rucola quello di Pollo… il cane seduto vicino a noi sulla panchina ha gradito molto il pranzo…

Per riprenderci dallo shock del pranzo, siamo andati a fare una rilassante passeggiata lungo il mare sotto le famose bianche scogliere di Dover per poi tornare in tenda per cena.

Canterbury

Anche questo viaggio è giunto al termine.
Scriveremo presto altre nuove avventure!!