Giorno 11
Ammazza quanto costa CopeMEGAMAGNAghen!!
Come capirete dal titolo, in questa città è un po' tutto più caro del solito a partire dal pane che stamattina distrattamente abbiamo preso nel supermercato (in combutta con il campeggio), verso la strada per la fermata della metropolitana...4 panini tipo ciabattine morbide, 30 corone danesi.
Paghiamo ci giriamo, e Pollo mi chiede quanti euro sono 30 corone....estraggo l'utilissima tabella di conversione corone - euro, arrivo alla colonna delle 30 corone, mi sposto sulla relativa riga e....4 EUROOO!!!!!!!!!!!!!!!
Di li a poco son arrivati vigili, pompieri, guardia di finanza, polizia, ambasciata e ambulanza con punto di rianimazione cardio circolatoria per rianimare noi dal colpo mortale subito, il guanto di sfida è lanciato!!!
Dopo esserci ripresi abbiamo proseguito per il centro che, come un po’ tutte le capitali, è particolarmente trafficato con l’aggiunta di quelle 1000 e passa biciclette al minuto che si arrabbiano anche tra di loro, figurati i pedoni. Comunque abbiamo subito iniziato a sfruttare la nostra CopenFURTOnhagen Card con la visita al museo del design danese. Noi che ci immaginavamo una roba noiosissima tipo arte moderna ci siamo dovuti ricredere; a partire dal biglietto che non è fatto con la solita carta, ma è in plastica e te lo devi attaccare ai vestiti (alleghiamo foto). Intanto è un museo di quelli anche per i bambini (a cui qui danno sempre un occhio di riguardo, ad esempio c’è quasi sempre il famigerato angolo dei giochi con le lego dove abbandonarli e venirli a prendere delle ore dopo, tanto, qualsiasi ti riprendi, son tutti uguali; piccoli, biondi e con gli occhi azzurri); infatti si può toccare tutto!!!
Sfortunatamente è piccolino e quindi ne siamo usciti prestino.
A seguire museo collezione privata d’arte del sig. Carlsberg, quello della birra, che dopo aver fatto imbriagare mezzo mondo, si è comprato le opere d’arte di un’altra metà, e per fare altri soldi a palate li ha messi in un museo in pieno centro.
Presi da questo tripudio per l’arte classica, ci siamo infilati nel museo nazionale dove ci han raccontato (rigorosamente in inglese o danese) la storia della Danimarca dal Big Bang fino ai giorni d’oggi.
Un po’ noioso ma verso la fine c’era una mostra su tutti i costumi e i luoghi del Mondo non conosciuto dagli Europei; carino.
Per finire la giornata, ci siamo spostati verso il palazzo reale dove han sostituito degli arazzi vecchi con alcuni nuovi (montati nel 2000) coloratissimi che raccontano la storia della monarchia (sembra una roba assurda, però son proprio belli da vedere). A mezz’ora dalla chiusura ci siamo infilati nelle rovine del palazzo originale (questo gli è andato a fuoco 2 volte) che però sono in una specie di catacomba moderna, dove ti raccontavano la storia del palazzo dalla fondazione della città (dal 1100 d.C. circa…pietra per pietra, sacco di malta per sacco di malta, betoniera per betoniera, vita morte e miracoli di tutti quelli che ci hanno lavorato e vissuto e delle rispettive famiglie).
Stanchi morti e finito il tempo utile per l’apertura di altri musei siamo tornati verso la tenda e abbiamo fatto la lavatrice della roba sporca (qualcosa iniziava a salutarmi quando chiudevo il baule, uno si preoccupa un pelo) e cenato.
Ora finiamo di lavare i piatti e ci mettiamo a pianificare cosa vedere domani che rientra nella carta (in tre giorni di carta l’obiettivo è di raddoppiare in ingressi il prezzo della carta stessa, questi non han capito ancora con chi hanno a che fare).
Bruttone “ma il pane è oro????”
Pollo “ma quanto pane abbiamo preso 3 chili???? e se uno ha degli ospiti a cena, che fa? un mutuo?”