Giorno 17
Barramundi
Dopo aver quasi seccato un canguro l'altro ieri, e rischiato ieri, oggi ci siamo detti: ``partiamo un po' dopo, così saranno già tranquilli, e vedrai che non li incontriamo`` ...infatti, sto giro stavo per seccarne non uno, ma ben due canguri, però piccoli, grandezza cane di taglia media, ci sono sfrecciati davanti, fortunatamente per noi senza conseguenze (ennesimo spavento, altre 4 righe di gomma sull'asfalto, sto mezzo inizia a vibrare di brutto).
Ripresi dallo shock, ci siamo uniti all’ennesimo tour di anziani (la zona pare meta gettonata, a giudicare dall’età media delle persone che incrociamo e di chi condivide l’albergo con noi), per visitare il sito di arte rupestre aborigena di Ubirr: se disegnavo io, venivano fuori meglio, però sono nato in ritardo di 4000 anni, quindi niente da fare. Il panorama da sopra il sasso, sulla pianura alluvionale, merita.
Lasciati i nonni contemporanei del sito, ci siamo tuffati sulla strada verso Darwin, dove in un autogrill locale, (sembra più un saloon del vecchio west che un autogrill), ci siamo imbattuti in una specialità tutta australiana: il Barramundi. Questo pesce, è una via di mezzo tra la trota e il maiale di mare, infatti arriva anche ad oltre il metro, e qua lo preparano tipicamente fritto, ma nel nostro caso, essendo un autogrill, te lo mette nel panino, con mezzo camion di patatine fritte, salse onte e tutto il cucuzzaro. Nonostante l’aspetto da merluzzo findus senza panatura, non è male.
In serata, dopo un giro nella spiaggia di Darwin, e una passeggiata in centro, abbiamo capito perché qui c’è poca attrazione del turismo… manca la pubblifono. Esatto, la pubblifono: quell’altoparlante che per la riviera romagnola trasmette le varie rotte delle motonavi che accompagnano i turisti in giro. Così non c’è bisogno di andare al tourist info per scoprire che è la stagione del festival qui a Darwin.
P.S: sul giornale di oggi la notizia raccontava di un coccodrillo che ha fatto spuntino con un pescatore lasciandone ben poco. Ieri sembravano così tranquilli, ops, forse mi sbagliavo!