DELFT olanda
1 Settembre 2010

DELFT - Olanda

Dopo quattro giorni, ormai ci siamo abituati ad avere i piedi bagnati appena infilate le scarpe e praticamente i tappetini dei sedili posteriori dell'auto si sono trasformati in una scarpiera che accoglie ad intervalli regolari le nostre scarpe imbottite di fogli di giornale e un numero imprecisato di calzini raggrumati in un mucchietto informe di fango, erba tagliata ed acqua, tanta acqua. Essendomi ormai separato da quell'auto, non posso giurare che il nuovo proprietario non abbia trovato residui bellici del viaggio. I calzini, il fango, l'umidità ed in freddo sono ormai parte integrante della nostra esperienza di campeggio: in una sfida tra il nostro fisico perennemente a corto di calorie, la nostra mente razionale, quella irrazionale e la Natura, ci rendiamo conto di quanto le piccole cose possano far cambiare radicalmente la giornata. Comprare un paio di gettoni per la doccia in più, si trasformano da errore madornale che intacca il budget di spesa giornaliero, a inaspettato e lietissimo regalo del mattino; capisco come il potermi fare una doccia calda al mattino, sia una incredibile fortuna che mi mette di buon umore per tutta la giornata, o almeno fintanto che non devo smontare la tenda, fradicia di umidità della notte...

CENA:
  • 2 Soup of the day: zuppa con grasso del wurstel
  • Summer stew with chicken thighs, mushrooms, shallots and cream: crema di funghi con pollo e funghi

NUOVO GIORNO

Oggi ci siamo svegliati a Dordrecht con PapeRyo (la nostra papera guardiano) che si credeva un pollo.
Dopo aver smontato la tenda, facciamo colazione con un signore che ha attaccato bottone (con Pollo, io sono più riservato). Era svizzero ed era venuto in bici. Ci siamo messi a parlare del più e del meno, finché ci ha chiesto della nostra tenda: di come si apre, di come si chiude, quanto pesa, quanto costa...
Sto tizio ci ha raccontato che l'estate scorsa è stato in Islanda in bici con la figlia. Ma come fa un vecchio di (70 anni per me) a farsi le vacanze completamente in bici?

Comunque oggi il tempo ha retto bene. Siamo andati a Delft e siamo stati a chiedere ospitalità all’unico campeggio segnato nei quattro libretti che abbiamo con noi. Arrivati al luogo ci accolgono due galline (ragazza poco sveglia, non il pennuto) e una ci dice che avendo piovuto parecchio il giorno precedente, il terreno è umido. Andiamo quindi a vedere il posto e il livello di fanga era enorme. Così siamo andati alla ricerca dell’altro campeggio segnato dai cartelli ma ci siamo ritrovati in uno di ultima generazione con supermercato e una piscina. Alla fine, seguendo degli sgangherati cartelli, arriviamo all’ultimo campeggio dei quattro che sorge all’interno di una fattoria con le proprietarie che sbraitavano e portavano gli stivali da contadino. Abbiamo cercato di noleggiare delle bici, ma non trovavano le chiavi dei lucchetti, quindi ci siamo fatti dal campeggio al centro di Delft a piedi (4 km buoni).

DELFT centro
DELFT olanda chiesa

Delft ha delle chiese all’esterno imponenti e bellissime, all’interno un po’ spoglie. Siamo saliti sulla torre della chiesa nuova e scendendo per le scale a chiocciola abbiamo disseminato del gas; peccato aver scoperto che la puzza tende a scendere e quindi abbiamo iniziato a scendere più velocemente possibile, lasciando a godersi l’aroma una coppia di anziani che salivano. Subito dopo abbiamo visitato la chiesa vecchia e dopo aver cercato inutilmente un asciuga capelli siamo andati ad un bar. Dovevo (Pollo) ordinare una cioccolata e un latte caldo, quindi ho detto “Hot milk and a choccolate, please”

Peccato che alla terza volta che ripetevo, la tipa (cameriera) mi fa: “In which languages?” Al che io le ho detto:”In english, a hot milk and a hot choccolate” e lei sembra aver capito…ma dimmi te! E poi quel bonaccione di Bruttone le ha anche dato ben 10 cent di mancia. Siamo tornati al campeggio veramente distrutti.

NOTE DI BRUTTONE:

Sta crema di funghi col pollo è leggera quanto una grigliata mista...
Dopo una attenta missione di ricerca, ho il piacere di riavere in squadra Lina la Lampadina.
Ottima la birra locale ``Gulpener``.
Qui in Olanda, i vecchi nei campeggi, usano il camper o la roulotte solamente per dormire. Trascorrono le loro giornate seduti appena fuori con una sedia per ciascuno ai due lati del tavolo leggendo i libri o dei giornali incuranti del tempo che passa. Ogni tanto uno dei due si alza, entra nel camper ed esce con una tazza di caffè fumante, si siede sulla sua sedia e ricomincia a leggere: il rito si ripete dall'alba al tramonto fino intramezzato solamente dal consumare un paio di frugali pasti, senza far il minimo rumore, senza un eccessivo scambio di battute tra i due. Trascorrono così le loro giornate rispettando perfettamente la prima regola della dinamica di Newton: un corpo non soggetto a forze esterne, permane nel suo stato di quiete o di moto rettilineo uniforme. Probabilmente la forza esterna che stanno aspettando, siamo noi due e la nostra non praticità nell'aprire una tenda costruita per passare dallo stato di tenda chiusa a quello di tenda aperta in 2 secondi non appena si toglie il fermo che la tiene chiusa.

Scena della giornata: “all’apertura della tenda, la stessa mi esplode in faccia con i due nonni che ridono come matti, poi tornano in coma vigile.”