Neanche finito di parlare, che giusto alla fine di una curva, un canguro, nella corsia opposta alla nostra, fermo lì che si fa i fatti suoi, si gira, ci vede arrivare e decide di attraversare la parte di strada che gli resta.

Ovviamente nella nostra direzione… Stavolta però, è mattina, mi sono alzato presto, ho appena finito di fare colazione, e quindi ho i riflessi pronti. Lascio quattro bei segni neri sull’asfalto, tanto che il tipo col camper dietro di noi perde dieci anni di vita, ma il canguro è libero di fare la sua strada verso la salvezza, seguito da una tripla serie di insulti (la mia, quella di Pollo, e quella di quelli del camper).

A parte questo imprevisto che dà il via alla giornata, il resto trascorre tranquillo e sereno, a camminare lungo la foresta tropicale alla Mister Crocodile Dundee, guardando strani uccelli che urlano tra di loro, fiori coloratissimi e cercando di vedere un coccodrillo.

Perse le speranze in mattinata (un canguro è più probabile che attraversi la strada, per un coccodrillo, dovrei attraversare un fiume e la cosa ci è proibita dal noleggio), al pomeriggio decidiamo di fare una gita sul battello lungo il fiume giallo (il cui nome è un mistero, visto che è marrone). E finalmente lo vediamo; ma sarà una delusione. Una lucertola obesa che sta lì sotto il sole o metà sulla riva e metà in acqua, a non far nulla. Del predatore che piange perché ha mangiato troppo, di ticchetti e uncini, neanche l’ombra. Quindi, visto che da vivo è una tristezza di animale, a sera proviamo ad assaggiarlo da cotto. Il sapore è un misto tra il pesce (tipo merluzzo) e i crostacei, ma la carne ha una compattezza che stupisce nonostante l’immobilità dell’animale.