Ciao a tutti,

Come capite dal titolo, oggi ci siamo diretti a Glasgow e dopo un bel giro per cercare un parcheggio a gratis, abbiamo inforcato le nostre biciclette pieghevoli e ci siamo lanciati in discesa verso il centro della città.

Prima tappa cattedrale, dove un simpatico nonnino ci ha raccontato a gratis le avventure di San Mungo, il santo patrono della città; il nonnino verso la fine della visita ci racconta che qualche settimana fa un ragazzo gli ha raccontato che ci sarebbe un riferimento a st. Mungo in Harry Potter, ma non gli ha detto esattamente dove, così Bruttone [cambio del narratore e per un po’ scrivo io, Pollo] decide di dar prova della sua conoscenza di Harry Potter e spiega che l’ospedale si chiamava St. Mungo, ma il nonnino non ha mai visto Harry Potter [qui torna Bruttone narratore].

Così dopo un’oretta di “ma che accento ha?”, “saranno mica tutti così gli scozzesi”, “non si capisce un tubo di come parla”, siamo usciti dalla chiesa e dopo aver mangiato il nostro bravo panino tristezza (pane del supermercato, prosciutto, formaggio e salsa alla maionese con la senape…) siamo arrivati in centro, dove abbiamo assistito alle gare preparatorie dei mondiali di cornamusa.

Così per mezz’oretta ci siamo ascoltati le bande ci cornamuse, quand’ecco che adocchiamo un vicino che sta divorando un panino con più maiale che pane. Dopo breve interrogatorio, scopriamo che nel gazebo adiacente, c’è il paninaro con panini tipici; abbandonata ogni remora, spendiamo le nostre sudate 4 sterline e rischiamo un panino con il cervo e le cipolle… durata del panino meno di un minuto.

Dopo questo,Pollo mi trascina sulle scale del museo di uno che faceva le sedie fighe (tale Machintosh che io pensavo fosse quello della Apple che faceva i computer, in realtà è uno che fa le sedie e le case…). Vista la noia che genera il personaggio, se non un fare la gara con un anziano per salire le scale della torre panoramica e venire stracciati di una rampa e mezza, la città non ha molto da offrire, così riprendiamo le bici e iniziamo il ritorno verso la macchina, che addocchiata la cartina, non solo è dall’altra parte della città, ma in mezzo ci sono due gran premi della montagna. Seguiti dai commenti di quelli della radiocronaca del giro, facendo amicizia con tutti i motociclisti della città e generando l’invidia di tutti i bambini che incontriamo, scaliamo i due gran premi della montagna per poi crollare a terra arrivati all’auto (Pollo dormirà da appena acceso il motore all’arrivo al supermercato per fare la spesa).

Considerati gli sforzi compiuti, la cena di stasera ha visto entreé di cocktail di gamberi con pane tostato, risotto con salmone scozzese, insalata mista e scones con uvetta (una specie di panino con l’uvetta ma 15 volte più unto).

A domani per nuove avventure in bici.