Gran canyon
Giorno 13

Stampella - La gara

Ciao a tutti,
dopo l'arrivo di ieri e il rischio per la vita, la nottata trascorre abbastanza tranquilla se non fosse per lo sbalzo termico che qui è notevole: di giorno si può arrivare a 30 gradi, mentre di notte si passa a 3. Così dentro Bronco un pelo freddo lo ha fatto, ma è la scusa per alzarsi presto stamattina e mettersi a camminare. Così decidiamo di prendere il primo autobus della mattina, ma nella calca, non trovando due posti vicini, nella foga di trovare un posto a sedere, Bruttone si siede vicino ad una signora anziana.

Gran canyon

Come noto, Bruttone è un latin lover nella fascia di età compresa tra i 70 – 100 anni, quindi la nonna ha già adocchiato la preda e si sta già organizzando per provarci, quando monta sull’autobus il marito e fa notare a Bruttone che quella è sua moglie. Bruttone chiede scusa, si alza e lascia il posto al marito, restando in piedi per il breve seppur imbarazzante tragitto.

Da come è iniziata capiamo subito che sarà una giornata impegnativa, così decidiamo di andare con l’autobus gratuito nel punto più lontano del bordo del canyon rispetto al nostro campeggio, decidendo di tornare indietro a piedi.

Detto, fatto. Iniziamo a camminare e raggiungiamo una ragazza, senza particolare attrezzatura a parte una borsa, che ci chiede di farle una foto; unico particolare ha una stampella. Senza farci particolare caso, facciamo la foto, salutiamo e ripartiamo, convinti di non rivederla per il resto del giorno. Quando dopo un 10 minuti, in lontananza sentiamo il tipico rumore della stampella che appoggia: clack. Sto rumore si avvicina sempre più fino a superarci durante una sosta. Lanciato ormai il guanto di sfida, decidiamo di smettere di fare foto, guardare il Grand Canyon, salutare chi incrociamo e di sorpassare nuovamente quella che è ormai l’obiettivo di giornata: “lo squalo”.

Gran canyon fiore

Presa la decisione, valutiamo la distanza che ci separa; 50 metri. Aumentiamo il passo e alla fine di una salita, praticamente lessi, scatta il sorpasso.

Ma si sà, la natura ogni tanto chiama e per non restare disidratati ci stiamo bevendo anche l’Adige e quindi al primo bagno pubblico ci fermiamo. Clac, clac, clac, clac, clac, clac…

Usciamo e “lo squalo”, non solo ci ha ripreso, ma ci ha anche dato 100 metri in salita (tenete conto che il bordo del cayon viaggia sui 2000 – 2100 metri sul livello del mare). Ripartiamo a tutta, ma a metà salita, la natura chiama di nuovo e salta l’inseguimento.

Così decidiamo di mangiare e di riprendere l’autobus che tanto fa una serie di tappe nei punti panoramici, convinti che ormai la sfida è persa. Passa una buona oretta e praticamente quattro tappe più avanti di dove l’avevamo lasciata, mentre stiamo facendo le foto, sentiamo il familiare ruomore: clac, clac, clac, clac, clac. “lo squalo” non solo è lì, ma ha ancora il fiato di superarci, salutarci e ripartire verso il tourist info 3 km più avanti!

Dopo quest’ultimo affronto, decidiamo che è ora di dimostrare chi veramente è il più duro del canyon e decidiamo di affrontare la temibile discesa verso il fiume. Facciamo 50 metri e desistiamo: nello stesso percorso fanno anche le gite a dorso di mulo, il quale animale, diciamo, con un eufemismo, c**a come un drago; quindi è più un percorso ad ostacoli che una discesa.

Per rinfrancarci decidiamo di tornare verso Bronco per riposarci (morale della favola, tra una sfida e l’altra una roba tipo 8 km con zaino e tutto, di oggi li abbiamo camminati), passando prima dal supermercato per vedere cosa vendono.

Gran canyon cervo

Usciamo con un gelato a testa: quello di Pollo è la variante per ricchi del Magnum Algida, il mio è la variante povera del ricoperto alla fragola. Infatti, il mio una volta aperto e preso per il bacchetto, rimane nella confezione e a me rimane in mano il bacchetto…

Come se tutto quanto subito oggi non bastasse, al nostro rientro, non troviamo un cervo ad attenderci, ma tre, che con i loro occhi famelici, stanno facendo aperitivo al tavolo davanti al nostro camper, nell’attesa di sbranarci. Con abile mossa, rientriamo dal tetto e ceniamo con i tre cervi che sono ancora li fuori ad aspettarci come piatto principale per la loro cena.

A domani, se spariscono i cervi.

Bruttone & Pollo