San Francisco
Giorno 19

Partenza?

Ciao a tutti,

Stamattina sveglia all’alba per gli ultimi ritocchi prima della consegna e partenza affrontando le strade di Denver per l’ultimo saluto a Bronco. Attimi di terrore alla consegna con un po’ di disguidi per via di un precedente segno su una fiancata (un genio facendo manovra è riuscito a piegare una portella esterna; era talmente piegata che facevo fatica a chiuderla), ma alla fine, grazie all’esperienza di anni di noleggio con Avis per lavoro, con abile trattativa, non ci arrivano spese ulteriori per il ripristino.

Saliamo sullo shuttle per l’aeroporto, dove ci spiegano che nei nostri biglietti non erano previste le valigie e quindi dobbiamo pagare (per fortuna poco). Passati i controlli di sicurezza insieme alle due squadre di calcio femminili del Colorado (nord e sud, il Colorado è lo stato in cui ci troviamo), saliamo sul primo piccione di ferro dei tre previsti nella giornata.

Atterriamo a San Francisco, recuperiamo i bagagli e ci rechiamo al banco della nuova compagnia aerea per fare il check in, quando ci informano che cercano dei volontari che partano domani con lo stesso volo in quanto questo è pieno zeppo. Chiediamo lumi in merito e ci spiegano di aver praticamente venduto tutto l’aereo e che quindi, se siamo disponibili, ci aggiornano i biglietti per domani senza problemi.

Pollo: “ok ma noi dove dormiamo stanotte?”;

Signorina: “non vi preoccupate, se accettate, vi diamo l’albergo noi”

Pollo: “E la cena? Bruttone mangia come un drago…”

Signorina: “vi paghiamo cena, colazione e pranzo, oltre a darvi due opzioni: o 800 dollari di carta prepagata da spendere entro tre mesi, oppure 1200 dollari di sconto sul prossimo volo che farete con la nostra compagnia da spendere entro un anno”

Bruttone:“ma in tutto o a testa?”

Signorina:“A testa”

San Francisco

SBAM

Pollo sviene all’istante dopo aver fatto i conti, scatta la rianimazione e inizia un tentativo di contattare casa per vedere se ci sono problemi a venirci a riprendere con un giorno di ritardo. Non risponde nessuno, riproviamo, intanto la Signorina ci ha passato i bagagli e ci spiega che è comunque necessario che passiamo i controlli di sicurezza e che poi chiederemo al gate. Passiamo i controlli e riusciamo a contattare casa per cui non ci sono problemi. Arriviamo al gate e non c’è nessuno. Pensiamo subito alla truffa, poi ci rendiamo conto che siamo 4 ore in anticipo rispetto al volo, così ci sediamo e aspettiamo. L’attesa è snervante, abbiamo mangiato e imparato ogni prezzo di ogni articolo in vendita in tutto l’aeroporto, quando arrivano quelli che aprono il volo.

Parte il pressing cattivo, ma il nuovo personaggio, un incrocio tra un cinese e Lino Banfi, ci informa in dialetto barese che dobbiamo aspettare che tutte le persone siano salite sul volo per vedere se la transazione va a buon fine e che effettivamente hanno bisogno dei nostri posti.

Aspettiamo un’altra infinita ora fino alle 19:00 quando chiuso il volo ci dicono che siamo i fortunati vincitori. Ci spiegano come arrivare in albergo, ci danno il biglietto che dice che pagano loro, ma siamo ancora senza le valigie. Dobbiamo star tranquilli che le hanno recuperate e ce le riportano fuori dove si fanno i biglietti. Usciamo e arriviamo al check in, dove al posto della nostra compagnia c’è la Japan airlines. Panico, diamo già le valigie per perse, ma dopo 5 minuti, la signorina dell’inizio, arriva portandoci le valigie e spiegandoci di nuovo tutto.

Arriviamo in albergo e restiamo di sasso: 4 stelle spettacolare a 15 minuti dall’aeroporto con shuttle gratis che continua il giro praticamente 24 ore su 24. Entriamo, il tizio della reception ci chiede se vogliamo unire pranzo con la cena; accettiamo e abbiamo la possibilità di spendere 110 dollari per cena. Pregustando già l’abbuffata senza pietà, arriviamo in camera, scoprendo che l’hotel ha anche la piscina riscaldata. Scatta il bagnetto e in ciabatte e costume siamo già al ristorante. Scopriamo che anche qui, paghi il bicchiere e poi la cameriera appena cala il livello, ti riempie nuovamente il bicchiere. Dopo antipasto, secondo, insalata e dolce, ci rotoliamo in ascensore e rientriamo in camera che ha due letti matrimoniali, così dopo aver guardato la fine della partita di football locale, ci infiliamo ognuno in un letto e buonanotte.

A domani per l’ultimo giorno, forse, se ci ripropongono la combo, sto giro li lasciamo in mutante.

 

Ciao a tutti.

Pollo “ma quanto ha detto?” & Bruttone “ma sta fetta di dolce son 5 etti ?!?”