Ma non faccio tempo a deludermi per la pochezza del piatto della colazione calda, che arrivano nell’ordine: succo di mela, succo d’arancia, the, latte, zucchero, burro, burro salato, marmellata di arance, marmellata di fragole, pane bianco, pane integrale, pane integrale tostato, panini, fiocchi d’avena, acqua e i famigerati scones. Già conosciuti in una nostra passata avventura in territorio inglese, questi panini al burro ripieni di uvetta, hanno calorie sufficienti per un marines in missione al circolo polare artico. Alla fine mi alzerò dal tavolo (o meglio verrò portato via) con in corpo: 3 fette di pancetta (due mie più una ottenuta al mercato nero in cambio dell’uovo), tazza di the, 2 bicchieri di succo d’arancia, pane tostato con burro e marmellata, pane tostato con burro salato, 3 funghi grigliati, 3 pomodori grigliati, boccone di ovetto (si sa, “ogni lustro cambia gusto”, ma mi fanno ancora orrore), 3 e ripeto ben 3 scones, ripieni di burro e marmellata d’arancia, marmellata d’arancia e vuoto il terzo (che a sera è ancora lì che combatte una guerra campale con la pancetta per chi resta sullo stomaco) e per finire un sano bicchiere di acqua (che fa bene). Di quello che non ho mangiato io, Pollo, non ha lasciato testimoni, quindi al nostro alzarci dal tavolo, rimanevano le sedie e poco altro…