Per i lettori attenti, avranno già individuato la parola “campeggio”, infatti, siamo a bordo del nostro camper! La struttura esterna è quella di un mattone con le ruote, o del disegno che tutti i bambini fanno della macchina. All’interno il mattone migliora, e lo spazio è sufficiente per permetterci di stare in piedi (ok, sono nano, quindi non è sto gran metro di paragone). Sopra la cabina di guida c’è un ripiano per metterci due valigie e che sarà origine della prima vera scena del viaggio.
Stiamo uscendo da Adelaide direzione Kangaroo Island, quando in coda ci fermiamo su una salita: inizio a preoccuparmi pensando che mi morirà il motore. Così, do una bella accelerata, e stacco la frizione. Il camperino si muove con un improvviso balzo in avanti con le ruote posteriori che slittano e in sottofondo un sacco di rumore di roba che cade. Una volta partiti chiedo a Pollo di controllare se è tutto in ordine, ma lei dopo un primo sguardo scoppia a ridere. Una delle valigie che avevamo appoggiato sul ripiano sopra la nostra testa, è decollata dalla poderosa spinta del motore ed è atterrata in mezzo al corridoio.