Così un po’ tristi ci siamo avviati verso la baia della foche dove ci siamo chiariti il perché il detto “sveglio come una foca”. Questi simpatici animali, passano la loro esistenza a dormire sulla spiaggia o sotto le piante, ed in tenera età, vengono lasciati andare a fare il bagno da soli e soprattutto senza i braccioli. Questi genitori foca snaturati inoltre, si dimenticano di avere il figlio in acqua, e magari vanno a dormire lontano da dove si è immerso il piccolo. Così, quando “el bocia” si è stufato di stare in acqua, deve fare dei gran giri, urlando come un disperato per farsi venire a prendere dalla mamma. Se nel giro di 10 minuti, la mamma non si presenta, o lui non la trova, si accascia al suolo e dorme.
Dopo la pennichella la storia ricomincia, fintanto che sto povero animale non ritrova i genitori… ci sono foche che vengono chiamate dalla pubblifono locale per anni (“si è smarrita la foca Fuca. Fuca indossa un costumino grigio peloso. I genitori sono pregati di venirsela a riprendere al bagno 54…”).