Giorno 17
Sedie runiche
Oggi ultimo giorno di saccheggi per la Danimarca. Ormai pieni dello spirito vichingo (o già soprannominato ``vi - cinghio``), ieri sera abbiamo deciso di assaggiare ben due sacchetti di patatine con una strana forma e colore. Il primo rappresentava delle patatine di diversi colori (tonalità dal giallo chiaro al rosso scuro), con su scritto una delle poche parole (oltre a kartofeler) che capiamo in danese: naturali. Pensando che, se è naturale non può far troppo schifo, ci tuffiamo all'assaggio, per scoprire che quello che stavamo mangiando era frutta mista fritta. Ok un sacchetto può far orrore, ma non può essere due su due, ci rassicuriamo.
Quindi presi ormai dall’irrefrenabile voglia di provare tutto, ma proprio tutto il cibo tipico del luogo, non ci soffermiamo troppo a notare che il secondo sacchetto ha un contenuto calorico di 700 kcal per 100 grammi, ovvero un sacchetto ha più calorie del più grande panino del McDonald. Ma dei giovani vichinghi come noi, non si fanno intimorire da queste piccole cose; dalle calorie, non ci fermiamo, ma dall’odore si…all’apertura si espande per la macchina un odore misto di stalla, fritto e un ultimo elemento che mi ricorda qualcosa, ma non riesco ad identificare. Presi comunque dall’enfasi, prendo la prima e la metto in bocca….la sensazione è quella di star mangiando grasso fritto; mai la fantasia è andata così vicina dal vero.
La squisita pietanza che ho in bocca è cotica di maiale fritta!!! Entrati in un mondo di allucinazioni come fatti di LSD, stamattina decidiamo di seguire il nostro secondo obiettivo del viaggio; il design!!! Così in mattinata ci spostiamo a Kolding dove ci aspetta un museo di arte e design nel quale vengono messe alla prova la nostra esperienza in montare roba dell’Ikea nel realizzare una sedia chiamata spagnola (un’intera ala del museo è dedicato ad un tizio che ha progettato e costruito la sedia che qui hanno praticamente tutti i musei, bar, biblioteche, tourist info, etc…). Dopo aver cercato di mettere un bracciolo al posto di una gamba, una guida del museo (piegata dalle risate a guardare noi che facciamo una cosa dedicata ai bambini), ci spiega, trattenendo le risate, che 3 metri da noi, c’è il modello originale della sedia che stiamo cercando di montare…2 minuti esatti dopo la sedia era montata.
Ora ci siamo riparati da uno dei tipici rovesci preceduti da bufera di vento (ora capisci perché i vichinghi navigavano, non avevano ancora scoperto le pale eoliche, altrimenti sai che soldi che facevano a vendere la corrente), nel museo di uno dei pochi siti dell’Unesco che ha la Danimarca, ovviamente in pieno stile vichingo (non di design). Il museo delle pietre runiche scritte in runico, che però non si riesce a leggere niente, dato che il colore è stato lavato via dal tempo.