strada americana
Giorno 8

Onde

Ciao a tutti,
Ieri sera ci siamo dimenticati di aggiungere che la profezia di Bruttone (``…è una settimana che non viene giù una goccia di acqua...``) si è avverata con puntualità alle 18. Per mia fortuna (Pollo) ero a fare la doccia, quindi non mi sono bagnata, mentre Bruttone che era sceso alla fermata dell'autobus prima per chiedere delucidazioni al tourist info (trovato peraltro chiuso), si è preso la sua brava lavata. Eh già (cambio di narratore), ieri sera son arrivato leggermente lavato, ma nulla in confronto a quello che subirò in serata. Ma andiamo con ordine. Sveglia all'alba delle 8 e mezza al Sequoia con il camion della immondizia che rimorchia il cassonetto da davanti (per intenderci tipo il muletto) e noi con il nesquick che lo guardiamo imbambolati. Ripresi dalla scoperta (che qui il camion dei rifiuti non li prende su dal lato ma da davanti), partiamo e ci avventuriamo nell'unica strada che scende a sud del parco che è sconsigliata ai mezzi più lunghi di 22 piedi (Bronco nella sua snellezza è solo 25 piedi).

scoiattolo america
strada americana

Noncuranti delle indicazioni sulla sicurezza, ma soprattutto noncuranti della precisione dello sterzo di Bronco (tu gli dici di fare la curva e lui la fa, però con calma e per piacere, ma soprattutto dell’angolo che ha voglia lui), ci buttiamo a capofitto in questo toboga in discesa con una marea di curve e tornanti. Infatti, mentre in salita, Bronco non è a suo agio e a fatica supera le 35 miglia all’ora (circa 55 km/h), in discesa, grazie alla mole da carro armato, senza difficoltà e senza fatica raggiunge le 60 e oltre (circa 110 km/h).

Ecco, se mettiamo insieme le cose, velocità, peso e imprecisione, e ci aggiungiamo delle sospensioni che più morbide non si può, l’impresa è presto fatta. Alla fine della discesa ci fermeremo tutti a prendere il caffè con Bronco tutto allegro che in autostrada, in piano sfiderà i camion e gli altri camper alla folle velocità di 70 miglia (120 km/h, vi assicuro che ti si ferma il cuore). Sfortunatamente per tutti, il navigatore, decide di farci fare la strada panoramica per arrivare a Los Angeles e quindi arriviamo a casa di Chiara e Fabio (i cugini americani che abitano a Hollywood), giusto in tempo per salutarli per i loro impegni serali (Red Carpet agli Emmys Awards). Ma niente paura, sono così gentili che ci invitano per domani.

autostrada americana
bandiera america

Così ormai cotti per il viaggio, ci incamminiamo verso il nostro campeggio sulla ridente spiaggia di Malibù e infilati i costumi ci fiondiamo verso il mare. Peccato che l’acqua sia a 17 gradi, ma d’altra parte riusciamo a scoprire due cose:

1 – abbiamo trovato una casa che ci piace senza neanche vederla dentro (è praticamente una palafitta sul mare a Malibù, vicina all’autostrada, fuori dal caos della città, un’isola felice; credo che a 99 anni i nostri nipoti avranno finito di pagare il mutuo…); e
2 – la medesima onda, reagisce in modi diversi all’impatto con le gambe di Pollo e con le mie: infatti, lei rimane asciutta, io mi lavo fino alle mutande.
E con questa notizia bomba, vi salutiamo e vi diamo appuntamento a domani.

Ciao

Bruttone & Pollo

Los Angeles
strada americana

P.S.: (nota seria by Pollo). Chiara e Fabio sono stra gentili; dopo essersi offerti di prepararci una camera in casa loro (che abbiamo dovuto rifiutare perché avevamo già prenotato e pagato il campeggio), ci hanno anche proposto di riposarci a casa loro nel pomeriggio dandoci addirittura le chiavi. Ci siamo sentiti quasi in colpa ad accettare solamente un caffè domani mattina, ma poi è arrivata la proposta di fare colazione da loro e ci sentiamo in colpa per il danno all’equipaggiamento alimentare che faremo.