Dopo un breve giro per la città, ci siamo guardati e ci stiamo ancora chiedendo quanti euro abbia pagato il sindaco al comitato che sceglie le città per farsi votare…a parte un museo con quattro foto in bianco e nero, belle per carità, di cultura neanche la lontana ombra. Così un po’ rattristati da questa città tutta cemento e poca personalità, abbiamo diretto il naso verso Ptuj, la seconda capitale della cultura.
Se Maribor, a parte la vigna più antica del mondo, non avesse molto da offrire, Ptuj si è rivelata molto, molto più interessante. A parte il castello, è stata la passeggiata per i vicoli del centro che c’è piaciuta: una carina città tipo medievale moderno con anche un simpatico baretto degli artisti dove c’era un cane grande quanto il piede della Pollo(Pollo non nutre grande simpatia per i cani piccoli).