Il programma di oggi, dopo un meeting fiume all’alba, tra il muro e Pollo, si decide per visita al mercato, gita alla foce del fiume, visita all’Opera House, e se rimane tempo, visita al quartiere The Rocks. Siamo riusciti a fare tutto, ed in realtà, la parte migliore è stata l’ultima: infatti il fantomatico mercato, è praticamente una serie di banchetti che vendono la stessa roba che posso trovare sui giornali che arrivano per posta tipo D-mail senza nessun banco per mangiare (infatti l’obiettivo era fare colazione).
Giorno 11
Parramatta River
Dopo le mangiate obese di ieri, oggi, giornata quasi dietetica. Anche se un rimasuglio della serata di ieri ci è rimasto; infatti, abbiamo elaborato una nuova teoria sulle usanze dei nostri nemici del viaggio: i cinesi. Muovendosi in gruppo, sono abituati a seguire gli ombrelli, quindi ieri sera, appena ho alzato il braccio per aprirlo, ci si sono incollati alla schiena tre ragazzotti, che stamattina ci siamo ritrovati un po' spaesati in camera, che ci chiedevano, cosa c'era da vedere.
(Si scherza ovviamente.)
Una mezza svolta è arrivata con la scoperta che il kiwi (un piccione grande come una gallina col becco ad uncino), non usa il becco come cannuccia. Infatti, per bere, piega la testa da un lato e la sposta lateralmente, poi si rialza per mandare giù l’acqua. In questo modo ci muore un mito: io ero convinto che usasse il becco come cannuccia, e invece. Sono sempre più convinto che da queste parti la natura si sia divertita di brutto quando è toccata la selezione naturale. Comunque, animali a parte, la gita, a parte un secchio di case e barche da ricconi, non ci ha portato molto di più, e neppure la visita al quartiere (mantenuto originale come nel 1800, dopo una protesta degli hippy), ha svoltato la giornata.
Domani ci spostiamo nel Red Center, dove speriamo faccia un po’ più caldino (nonostante oggi non sia piovuto, la giacca non c’è la siamo mai tolta).
