Salita e discesa la montagna, di animali manco mezzo, ma nel compenso, ci sta passando il raffreddore a forza di respirare aria di montagna (che qui è fine, visto che siamo a 2100 metri sul mare). Nel frattempo si è fatto mezzogiorno e oltre ai soliti scoiattoli, che però nel panino non accettano di entrare, non si è visto ancora nulla. Così decidiamo di trascorrere il pomeriggio nella parte sud del parco. Trasportati dagli infaticabili autobus locali (la navetta è gratis dentro al parco e ne passa uno ogni 10 minuti), arriviamo ad una radura enorme, dove decidiamo di fare il percorso per anziani in piano senza sbalzi che non arrampica, semplice semplice che siamo stanchi e abbiamo lasciato fazzoletti in ogni cestino del parco.
Mentre camminiamo, intravediamo un gruppo di turisti che decidono improvvisamente di tornare indietro e ci avvisano che poco più avanti pare esserci un orso. Ci guardiamo e decidiamo che è un buon giorno per decidere che sapore ha l’orso, quindi proseguiamo e guidati dal rumore delle foglie che si muovono, arriviamo a tu per tu, non solo con un orso, ma con una mamma orso e due piccoli che come tutti i cuccioli ne fanno di tutti i colori.