UTRECHT
13 Settembre 2010

UTRECHT - Olanda

Se questo bisunto quadernino degli appunti era inizialmente nato per appuntarci la lista della spesa e tenere il conto delle spese fatte e del budget a disposizione (che portiamo in un piccolo sacchetto di tela al collo a turno), ormai è parte integrante della nostra dotazione di viaggio e non vediamo l'ora di sederci per cena per scrivere ciò che ci capita durante questo lungo viaggio.
A parte l'incontro con la bambina serial-killer di ieri sera che ha popolato i nostri incubi notturni, le brutte avventure dopo cena non si sono fermate a così poco...

Nella notte due “galline” hanno deciso di sedersi in riva al lago che si trova di fronte alla tenda e mettersi a cantare a squarciagola Lady Gaga. Io ero pronta ad alzarmi per dirgliene quattro, ma Bruttone mi ha fermato perché aveva paura avessero delle pistole e dei coltelli … Io comunque a quell’ora non ero in grado di ragionare a pieno e quindi oltre a “Shut up!” non avrei saputo dirgli altro.

La mattina oltre che per alla solita pipì delle 7:00, ci ha visto alzarci alle 9:00. Appena seduti in macchina per fare colazione ha cominciato a piovere!

Aspettando il bus che porta in città ci eravamo stufati e abbiamo deciso di fare due passi in avanti…peccato che poi la camminata ci abbia portati su una strada diversa rispetto a quella dell’autobus. Dopo cinquanta minuti di camminata, siamo arrivati in centro.

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Come ormai d’abitudine, abbiamo trovato la “Festa della Cultura”. La cosa più bella della città è la chiesa in stile gotico dove, in teoria, non si possono fare foto. A pranzo la città era già stata vista e quindi abbiamo deciso di tornare indietro e vedere il castello di Haar che si trova subito fuori da Utrecht.

Arrivati al castello, la ragazza alla cassa non si sapeva spiegare molto bene e quindi, per farla corta, abbiamo preso il tour con la guida in inglese per 19 euro parcheggio incluso. Mentre aspettavamo l’inizio del giro, abbiamo fatto un giro del parco intorno al castello. Siamo arrivati in un angolo del giardino dove c’erano dei cerbiatti. Abbiamo scoperto che questi animali assomigliano alle pecorealien più di quanto si pensi… sono animali da branco, fanno quello che fa il capo e fanno lo stesso verso. Bruttone ha deciso di traumatizzare il capo facendogli vedere in waffel e facendogli credere di darglielo. Il poverino si è trovato quindi a leccare la sbarra mentre Bruttone tirava indietro il braccio con il waffel. Alla fine abbiamo scoperto che ai cerbiatti piace anche questo dolce tipico.

Il castello era veramente spettacolare all’interno, e la guida, oltre ad essere molto preparata, sapeva spiegare in modo molto interessante e parlava un inglese perfetto.

Dopo aver visto il castello abbiamo provato a vedere se il museo sull’aeronautica militare fosse aperto, ma purtroppo aveva chiuso cinque minuti prima.

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A cena:
  • Crema di funghi (la più buona mangiata finora)
  • Zuppa con frutti di mare (spettacolare)
  • Filetti di carne (presi ieri ma ci hanno riempiti come botti)
Scena del viaggio:

un paio di giorni fa stiamo guardando un gregge di pecore e la Pollo si chiede come abbia fatto l’uomo a capire come filare la lana. Oggi, mentre una pecora ci passa vicino, lei fa: “Però, hanno il muso brutto…sembrano quasi alieni…anzi sono alieni che sono venuti sulla terra e poi mangiando l’erba si sono drogati….l’erba dei prati è la droga che rincoglionisce le pecore…e i cavalli sono gli dei delle pecore, rincoglioniti dall’erba pure loro”.