Ciao a tutti,
Ieri sera, strappata Pollo dalle grinfie dei delfini (o viceversa, fate voi), ci siamo allungati verso la ridente cittadina di Hurricane. Il nome non deve trarre in inganno: infatti qui in USA, i nomi non li azzeccano, esempio chiaro per tutto Chicago. Il viaggio di un’oretta, si trasforma di due grazie al cambio dell’ora: per l’appunto ora siamo nel fuso orario degli stati centrali, quindi siamo arrivati alle 20 in campeggio con la spesa ancora da fare. Fortunatamente nella terra del supermarket chiudono alle 22 quindi i commessi son stati ben felici di vederci girare ogni corsia alla ricerca di quello che avevamo in lista.
Così per tarda ora Bronco era a fare le nanne nella sua piazzola e noi a letto. La mattina ci siamo resi conto che il campeggio era uno di quelli iper fighi, con le piazzole in cemento, prato e alberi da tutti i lati, presa della corrente e dell’acqua dedicati e vicinissimi alla relativa presa, veramente bello. Ma a Hurricane che cavolo ci siete andati a fare, vi starete chiedendo.