Kurandra train
Giorno 19

Kurandra

ieri sera, dopo essere tornati a Cairns, siamo andati in giro per farci un’idea per la visita alla foresta pluviale o ad un’altra isola della barriera corallina per oggi. Al primo tourist info, un personaggio assurdo (un misto tra Bob Marley, ed il proprietario di un negozio di pegni) ci ha informato che l’isola che avevamo scelto per la gita (Lizzard Island), essendo di proprietà privata dell’albergo che ci sorge, costava qualcosa come 480 euro a testa per la sola giornata (tenere conto che con 20 euro in più a testa, nel Resort uno ci dorme una notte).

Così scartata l’ipotesi, e scartate altre due ipotesi che ci proponeva il nostro folle informatore (gite da 12 ore, partenza alle 07:00), abbiamo optato per quella che ci è stata definita come “giornata pigra” (lazy day). Così alle 9 e mezza dopo la seconda colazione, siamo saliti sul trenino stile inizio ‘900, Kuranda.

A bordo del treno, iniziano ad assalirci i primi dubbi sull’esito della giornata. Infatti, l’età media dei compagni di viaggio è più vicina al secolo che ai cinquanta.

Kurandra view
Kurandra

Scesi dal treno per l’ospizio, ci troviamo in un paesino pieno zeppo di negozietti, che vendono un secchio di cose caratteristiche e due mercati estremamente colorati, in cui il primo cartello che vedo, recita “prezzo in dollari australiani, ma anche lo scambio mi va bene”… memore di altre esperienze simili ad Amsterdam e a Copenhagen, decido di estrarre la guida per scoprire che negli anni ’70, dopo l’esaurimento della miniera d’oro, in questo paese in mezzo alla foresta pluviale, si sono trasferiti un sacco di hippie, che da allora, hanno appeso le scarpe agli alberi, e gli alberi hanno iniziato a fumarseli, realizzando le cose più strane e particolari: dal sapone con gli oli aromatici al tatuaggio con l’henneé (di prova prima di farti quello vero, dice il cartello), alle sculture su legno locale, ai graffiti sugli skateboard, (considerando che la marijuana, è illegale in tutta l’Australia, sono i drogati più sani che io abbia mai visto).

Kurandra
Kurandra

Ovviamente, dopo 30 secondi dalla discesa del treno, ho perso Pollo, all’interno dei negozi, per ritrovarla 6 ore dopo sul pulmino che ci ha riportato in città (guidati da uno degli ZZTop).

Domani il programma è stare in spiaggia fino a pranzo, per poi prendere l’aereo che ci riporta a casa!

Pollo: oh, ma ok “giornata pigra”, ma io son distrutta
Bruttone: si vabbè, la guida diceva 1,5 ore per girare il paese, tu avrai fatto 46 km dentro e fuori dai negozi.

 

Nel continente agli antipodi dal nostro anche questo viaggio si è concluso. Via spettiamo alla prossima avventura.